La Domenica delle Palme segna l’inizio della Settimana Santa, il periodo in cui si rivivono gli ultimi giorni della vita di Cristo: dalla sua Passione alla Morte, fino alla Resurrezione. In questa giornata si commemora l’ingresso di Gesù a Gerusalemme.
Secondo i Vangeli, Gesù vi entrò cavalcando un’asina, segno di umiltà e pace. Al suo arrivo, la folla lo accolse con entusiasmo, stendendo mantelli lungo la strada e agitando rami di palma e di ulivo, acclamandolo con le parole: “Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nell’alto dei cieli!"
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Mercoledì Santo è tradizionalmente conosciuto come il giorno del tradimento, quello in cui Giuda Iscariota decide di consegnare Gesù ai sommi sacerdoti per trenta denari. Questo momento drammatico è rappresentato in modo straordinario da Giotto nell’affresco del Bacio di Giuda, realizzato nel 1303 nella Cappella degli Scrovegni a Padova. Contemplare quest’opera oggi ci invita a riflettere su quanto facilmente il bene possa essere travestito dal male, e su come, anche nel tradimento, la luce del Cristo non venga spenta, ma si prepari a risplendere nella Resurrezione.
(Domenico Moriello)
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L' Ultima Cena (Giovedì Santo)
E' uno scenario teso, a tratti drammatico quello dell' Ultima Cena, in cui Gesù annuncia: "Uno di voi mi tradirà". Gli Apostoli, impauriti e sgomenti, chiedono di conoscere il nome: "E' colui al quale darò un pezzetto di pane intinto" risponde il Maestro, ma gli Apostoli nel frastuono delle voci non comprendono. La cena è preceduta dal rito della Lavanda dei piedi. Al termine della cerimonia Gesù sollecita gli apostoli a fare altrettanto ("Io vi ho dato l'esempio, affinché come ho fatto io facciate anche voi"). Oltre alla rivelazione dell'imminente tradimento, la cena viene di fatto considerata come l'istituzione ufficiale del sacramento dell'Eucaristia, rievocato nella Messe cattoliche, con il quale Gesù offre il proprio corpo e il proprio sangue agli Apostoli sotto forma di pane e di vino. "Fate questo in memoria di me", esorta il Cristo. Nel frattempo Giuda Iscariota, dopo aver ricevuto, primo tra tutti, il pane intinto da Gesù, si allontana furtivamente per avvertire le guardie e compiere così l'ignobile tradimento, salvo poi pentirsi e restituire ai sacerdoti i trenta sicli d'argento ricevuti come ricompensa. Una giornata memorabile questa che precede quella altamente tragica del Venerdì Santo.
(Alvaro Valentini)
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La crocifissione (Venerdì Santo)
«È vero che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio?».
Gesù risponde: «Sì, lo sono!».
«Questa è una bestemmia!», grida il sommo sacerdote, che non crede a Gesù. E alcuni cominciano a sputargli addosso e a schiaffeggiarlo. Al mattino mettono in catene Gesù e lo conducono da Pilato, il governatore romano. Ma Pilato, rivolto alla folla, dice: «Che male ha fatto? Non ha commesso nulla per cui io debba condannarlo a morte».
Essi gridano forte: «Merita la morte, crocifiggilo!».
Allora Pilato, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegna ai soldati perché lo mettano in croce.
Intanto tutti gli apostoli sono fuggiti. Gesù muore in croce. I soldati conducono Gesù dentro il cortile del palazzo del governatore. Lo rivestono con un manto rosso e gli mettono una corona di spine sul capo; gli sputano addosso e dicono: «Salve, re dei giudei!».
Poi conducono Gesù fuori della città per crocifiggerlo. Sono le nove del mattino quando lo inchiodano alla croce. Con lui mettono in croce anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. Ai piedi della croce c’è Maria, sua madre.Venuto mezzogiorno, si fa buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio.
E Gesù, dando un forte grido, esclama: «Padre, nelle tue mani consegno la mia vita!».
Detto questo, Gesù china la testa e muore.
Il centurione, vedendolo spirare, dice: «Veramente quest’uomo era Figlio di Dio!
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(Sabato Santo) Oggi Gesù dorme, ma la sua quiete è carica di promesse. Nel silenzio del sabato santo, la speranza germoglia. Come lui, anche noi attendiamo la resurrezione, la rinascita, la liberazione dalle tenebre. La sua attesa è la nostra, la sua speranza è la nostra. Nella notte più buia, la luce della resurrezione già brilla. Gesù dorme, ma il suo spirito è vigile, pronto a risorgere. E noi, nella nostra attesa, possiamo trovare la forza di sperare, di credere che anche nella più profonda oscurità, la luce può risplendere.
(Giuseppe Lodato)
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Settimana Santa /Passione di Gesù - Μεγάλη Εβδομάδα / Πάθη του Ιησού
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La Cappella degli Scrovegni (Padova) ospita un ciclo di affreschi di Giotto dei primi anni del XIV secolo,(dal 1303 al 1306) considerato uno dei capolavori dell'arte occidentale. Iniziano raccontando i genitori di Maria, passando poi alla vita di Maria e a quella di Gesù, dal Battesimo alla Passione alla Resurrezione, fino ad arrivare al Giudizio Universale.